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  • Immagine del redattoreEnrico Bortoluzzi Architetto

Cucine e legno: qualche consiglio per non sbagliare.


C'è chi la cucina l'ha sempre sognata con ante in vetro satinato, in bianco laccato o con finitura matericizzata opaca, con un bancone in composito, laminato od okite. Niente legno, nemmeno per i mestoli. Più o meno, così.


C'è chi invece al legno in cucina non vuol proprio rinunciare, vuoi per una questione di abitudine, vuoi per il senso di calore domestico che il materiale ci trasmette. Il rischio però è sempre quello: ritrovarsi in casa una cucina che nemmeno la vostra zia anziana col cellophane sul divano vorrebbe più, con laccature pesanti, finte cappe a caminetto, il tutto assemblato per un perfetto effetto catalogo "Val Trompia Arreda" 1980, più o meno così.


Male eh? Come inserire allora del legno in cucina senza appesantire troppo l'ambiente? Vediamo alcuni esempi di cucine in cui è stato utilizzato il legno in modo mirato ed elegante, senza eccessi ed anzi, risaltandolo in funzione dell'insieme.

1. Pavimenti in legno per cucine.

Cucina uguale piastrelle? Non è detto! Certo la praticità della pulizia non farebbe pensare ad altra possibilità, eppure oggi esistono molte soluzioni sia per il legno che per il cosiddetto "effetto legno", dai trattamenti idrorepellenti opachi con oli naturali al gres stampato che rendono ogni pavimentazione perfetta per l'uso anche in ambienti come le cucine, c'è solo l'imbarazzo della scelta!


2. Pareti e rivestimenti verticali in legno.

Il pavimento vi piace com'è? Nessun problema, si può sempre lavorare su un rivestimento verticale o un controsoffitto. Con un po' di ingegno poi si può sempre realizzare qualcosa che renda la vostra cucina unica, ogni giorno!


3. Inserti in legno per cucine in muratura.

Avendo la possibilità di lavorare con delle cucine in muratura o dove comunque l'intelaiatura del mobilio non sia in legno, si possono utilizzare legni di recupero esaltando la patina di storia che li avvolge per dare carattere all'ambiente: pochi inserti in contrasto con le restanti finiture diventeranno il centro focale dello spazio.


4. Il tavolo (e le mensole).

Questo è uno degli accorgimenti che mi capita di utilizzare sempre più spesso nelle cucine - pranzo, perchè dopotutto cos'è il centro della cucina se non il suo tavolo, il luogo fisico dove ci si ritrova tutti seduti attorno a consumare il rito mediterraneo del pasto? Ecco allora che il tavolo diventa protagonista, con uno spazio perimetrale più minimale (anche nei costi) dove riprendere la matericità del tavolo magari per delle mensole o altre piccole decorazioni, che devono accompagnare senza soffocare la bellezza dell'elemento centrale.


5. Gli elementi alti della cucina.

Altro posto dove poter inserire un po' di legno sono i mobili alti della cucina, o mobili di servizio. Essendo dei mobili dispensa, non ci cucinerete ne ci affetterete o triterete qualcosa nell'immediata vicinanza, quindi anche i più pasticcioni possono stare tranquilli: non rovinerete quel legno se non mettendovici d'impegno. Attenzione però all'essenza per non appiattire troppo il risultato o renderlo soverchiante.


6. Legno, ma non troppo.

Se volete avere più legno, nessun problema: i mobili in legno per la cucina sono un classico intramontabile. Cercate però di mantenervi su delle linee e colori fuori dal tempo, evitate il più possibile soluzioni "del momento" e sfruttate il più possibile l'incredibile semplice bellezza del contrasto tra bianco e legno. Avrete così un risultato che durerà nel tempo senza lasciarvi un giorno a guardare la vostra cucina chiedendovi "Perchè?".


7. Classico non vuol dire banale.

Infine il classico intramontabile, la cucina "di campagna". Un pizzico di provenzale, la giusta dose di verde, mobili dal gusto retrò ma assemblati con gusto. Difficilmente riuscirete a farlo con i moduli della cucina, ma per tavolo, sedie e credenze non abbiate timore di osare: lasciatevi tentare da qualche mercatino, da qualche negozio di antiquariato: il giusto mix di vintage renderà lo spazio più vero, accogliente, caldo. Casa.


Enrico Bortoluzzi | Architetto | Belluno

Progettista Passivhaus Certificato


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