Sempre più spesso nel settore delle costruzioni si sente parlare di calcestruzzo alveolare autoclavato (spesso associato ai suoi nomi commerciali Gasbeton, Ytong) ed il suo utilizzo in sostituzione del normale blocco in laterizio viene spesso proposto come rivoluzionario. Ma è davvero così? Vediamo di capirne qualcosa in più.
Cos'è il calcestruzzo alveolare (AAC).
Innanzitutto vediamo di capire di cosa si tratta, anche se il nome molti indizi già li fornisce: si tratta infatti di un composto in varia percentuale di sabbia silicea, cemento Portland, ossido di calcio ed acqua. Per la realizzazione delle alveolature (ovvero della sua peculiare struttura porosa) possono poi essere aggiunti altri elementi come polveri di alluminio (utilizzata dai commerciali più diffusi), sfere di polistirolo o schiuma, sempre con lo scopo di produrre, durante la prima fase di realizzazione del prodotto, delle "minuscole sacche d'aria" al suo interno (circa l'80% del volume finale è aria) che come vedremo generano particolari proprietà acustiche, termiche e di comportamento in ambiente umido.
Il processo di produzione, che prevede la successiva maturazione in ambiente saturo di vapore a 200 °C non è particolarmente energivoro (3,6 MJ/kg) perlomeno se paragonato a quello del calcestruzzo tradizionale (5,3 MJ/kg) anche se lievemente superiore a quello del laterizio tradizionale (3,0 MJ/kg). Va tuttavia tenuto in considerazione non solo la maggior massa volumica dei laterizi forati tradizionali (ACC ≈ 500 kg/m³ Forato ≈ 850 kg/m³) ma anche il minor spessore di materiale (e quindi relativo peso in kg di materia) necessario all'ottenimento delle principali prestazioni termofisiche ed acustiche della parete.
Sostenibilità
Da un punto di vista della salubrità del materiale, essendo costituito da elementi normalmente e diffusamente presenti in natura non è tossico, ha profilo di incidenza ambientale ridotto sia da un punto di vista dell'energia grigia che per quanto riguarda le emissioni di inquinanti: è tuttavia buona norma diffidare dei prodotti di cementifici che non trattano in via preferenziale il cemento Portland e non forniscono certificati di qualità e di non utilizzo di scarti potenzialmente tossici nell'impasto del calcestruzzo.
Principali proprietà del materiale
Molte brochure commerciali di aziende produttrici di AAC si soffermano sulle sue proprietà coibenti, tuttavia personalmente ritengo che la più interessante proprietà del materiale sia la sua omogeneità. Contrariamente al laterizio forato, le cui prestazioni fisico-meccaniche e termo-igrometriche variano in funzione della direzione di analisi, i blocchi di AAC hanno in ogni direzione (interno esterno, alto basso, sinistra destra) le medesime ed invariate prestazioni.
Massa volumica: ≈500 kg/m³ Resistenza media a compressione: ≈3,3 N/mmq Conducibilità termica equivalente: ≈0,15 W/mK
Calore specifico: 1,00 kJ/kgK
Resistenza alla diffusione del vapore µ : 5-10
Reazione al fuoco: Euroclasse A1
Potere fonoisolante (150 mm): 42 dB
Pregi del Calcestruzzo Alveolare
1. Omogeneità del materiale
2. Facilità di posa e trascurabilità del ponte termico del collante
3. Lavorabilità di cantiere per la realizzazione di tracce, sagomature e pezzi speciali
4. Buona resistenza termica
5. Buona traspirabilità
6. Ottima resistenza al fuoco
In virtù di queste caratteristiche lo troviamo spesso impiegato per il taglio dei ponti termici perimetrali delle murature (corso a terra, contro strutture e fori) di murature in laterizio, divisori antincendio, murature perimetrali di tamponamento complete.
Limiti del Calcestruzzo Alveolare
1. Fragilità meccanica, specialmente al taglio
2. Assestamenti in opera con cavillatura delle pareti
3. Scarsa massa volumica
I primi due punti costituiscono il principale motivo di diffidenza verso l'utilizzo diffuso di questo materiale, che ha la tendenza a presentare in facciata cavillature (fessurazioni) dell'intonaco, specialmente lungo le linee di tensione, sia a causa del diverso coefficiente di dilatazione termica del AAC rispetto al legante cementizio sia per la scarsa resistenza alle forze di taglio. Per questo gli intonaci posati su murature in AAC devono essere sempre posati con annegata l'apposita rete!
Il terzo punto, sui cui si deve sempre affrontare un approfondimento considerando la trasmittanza termica periodica ed il fattore di attenuazione, ne limita l'uso nei casi in cui il progettista desideri dare alle proprie pareti una forte massa inerziale per sfruttarne il volano termico (in particolar modo nelle case solari, dove l'onda richiesta è su frequenza giornaliera) e dove può addirittura risultare più efficace allo scopo un laterizio non porizzato.
Uso corretto
Come sempre vale la regola di conoscere le proprietà del materiale, avere chiari gli obiettivi della progettazione (tipo di utilizzo dell'immobile, criteri di comfort, fabbisogno termico etc...) e le compatibilità dei materiali nella stratigrafia adottata e nelle condizioni di posa: paragonando le schede tecniche, la scelta avverrà da se.
Per consulenze tecniche relative all'uso di materiali, il dimensionamento ed il calcolo di pacchetti murari ed in generare le tematiche del comfort e del costruire e ristrutturare in modo intelligente e consapevole lo Studio Bortoluzzi Associati è a vostra disposizione.
Enrico Bortoluzzi
architetto - Belluno
Progettista Passivhaus
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