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  • Immagine del redattoreEnrico Bortoluzzi Architetto

Come avere la casa fresca d'estate senza costi in bolletta.



Quando si parla di efficienza energetica, molti si limitano a pensare alla riduzione dei consumi per il riscaldamento evitando la dispersione di calore, ma in un paese come l’Italia dove, ad esclusione dell’arco alpino, ci si confronta con un clima temperato e mediterraneo, è molto importante capire come sfruttare l’energia solare e risparmiare in bolletta durante tutto l’arco dell’anno, a beneficio anche del benessere abitativo.

Ma come garantire un buon comfort nel periodo estivo?

Innanzitutto, è possibile sfruttare l’energia solare e risparmiare in bolletta, curando la progettazione bioclimatica dell’edificio, ovvero ragionando a priori sulle condizioni legate al contesto in cui ci si trova ad operare (tipo di clima, soleggiamento, direzione dei venti dominanti, posizionamento urbano o rurale) e progettando l’edificio perché esso stesso agisca autoregolandosi rispetto a tali condizioni utilizzando materiali, orientamenti e forme appositamente studiate per esaltare o mitigare le influenze dell’ambiente esterno.

In questi edifici la regolazione climatica richiede impianti termici molto semplici e dai costi ridotti, permettendo quindi di investire maggiori risorse economiche sulla domotica che regolerà il rapporto tra edificio ed impianto, migliorando ulteriormente comfort e piacere di abitare.

Svolge quindi un ruolo fondamentale il controllo del soleggiamento dei locali dalle superfici vetrate, specialmente laddove si ha a che fare con edifici di ultima generazione, generalmente ben isolati termicamente e quindi maggiormente suscettibili al surriscaldamento estivo, poiché pensati per non far uscire il caldo. Ma questo tipo di accorgimenti non è prerogativa delle nuove costruzioni, anche sugli edifici esistenti si può fare molto.Sfruttando il diverso arco che il Sole compie in cielo nelle quattro stagioni, molto basso e corto in inverno, molto alto e lungo in estate, per ombreggiare le finestre a Sud si possono facilmente posizionare degli elementi sporgenti in facciata o dei tendaggi mobili orizzontali, mentre la stessa soluzione non è applicabile ad Est e Ovest, dove il Sole è sempre basso all’orizzonte.

Ed è proprio in questi due fronti che ci si gioca la partita più delicata: in estate ricevono all’incirca quatto volte il carico solare che ricevono in inverno, un carico paragonabile a quello di cinque asciugacapelli puntati su ogni metro quadro di facciata (Dati di Roma 4.9 [kWh/m²giorno] a Luglio contro 1,2 [kWh/m²giorno] di Febbraio [1]).

Per tenere all’esterno questo calore indesiderato dalle aperture ad Est e a Ovest, il modo più semplice, nonché il migliore, è quello di utilizzare tendaggi e frangisole alla veneziana da posizionare esternamente al serramento: questi sistemi infatti, contrariamente al più classico rimedio del chiudere gli scuri o abbassare le tapparelle, consentono di continuare a godere della vista sull’esterno e della luminosità degli ambienti.


Alcuni esempi di rapporto tra sistemi di ombreggiamento e ventilazione. Fonte: researchgate

A tal proposito, molti protocolli di efficienza energetica assegnano dei “punteggi” migliori agli edifici dotati di sistemi di controllo automatico degli ombreggiamenti, ovvero dove un sistema domotico centralizzato, grazie ai suoi sensori di luminosità, rileverà in automatico la necessità o meno di apporti solari in ambiente, regolando autonomamente le schermature. Esistono poi dei sistemi "naturali" di ombreggiamento, che tratteremo in un futuro articolo.

In chiusura, ricordiamo che per i sistemi di controllo domotico e degli elementi di ombreggiamento sono in vigore incentivi nella forma di detrazioni fiscali fino al 65% dell'importo speso per l'intervento, da valutare e dimensionare con un progettista specializzato.

Arch. Enrico Bortoluzzi Progettista Certificato Passivhaus Segretario IG PASSIVHAUS VENETO

[1] Dati da norma UNI 10349 del Comitato Termotecnico Italiano

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